La Contessa Jeanne de Valois Saint-Rémy nei romanzi e nella letteratura

Lupin
Lupin

"Le cullier de la Reine" (La collana della Regina), scritto nel 1849 da Alexandre Dumas Padre, è stato recentemente ripubblicato in Italia ed è quindi facilmente reperibile nelle librerie.

Sotto la spinta del film (ed ispirato ad esso), è stato pubblicato un libro di 288 pagine, in stile autobiografico, scritto da Elizabeh Hand ed intitolato "The Affair of the Necklace".

Parlando di libri non si possono certamente dimenticare le memorie scritte dalla Contessa stessa "MEMOIRS OF THE CONTESS DE VALOIS DE LA MOTTE,
Containing a Complete Justification of her Conduct, and an Explanation of the Intrigues and artifices Used Against Her by Her Enemies, Relative to the Diamond Necklace; Also the Correspondence between the Queen and Cardinal Rohan and Concluding with an Address to the King of France, Supplicating a Re-Investigation of that Apparently Mysterious Business."
pubblicato a Londra nel 1789

L'affascinate Jeanne, ha colpito anche la fantasia di uno dei nostri piú grandi poeti, D'Annunzio, il quale nel 1935 le dedica un significativo passo delle Cento e cento e cento e cento pagine del Libro segreto di Gabriele d'Annunzio tentato di morire pubblicato da Mondatori.
Ringrazio il web master del sito http://www.gabrieledannunzio.net/ per la sua disponibilità e per l'aiuto datomi in questa ricerca.

La storia di una collana così preziosa non può non ispirare un episiodio di uno dei più famosi ladri di Francia.
Infatti Maurice Léblanc ci racconta, nel capitolo "Il collare della regina" della sua famosa opera "Lupin ladro gentiluomo", come questo gioiello fosse stato il primo furto del famigerato Lupin.
La collana, secondo il racconto (pubblicato in Italia dalla Mondatori), sarebbe appartenuta per secoli ai conti De Dreux Soubise, che tenevano a servizio una giovane sventurata di nome Henriette la quale aveva un figlio.
La giovane subiva le angherie dei due coniugi, finché un giorno la collana svanì misteriosamente, il ladro non venne mai trovato e la ragazza e suo figlio vennero allontanati dalla casa.
Dopo molti anni, si presenta nella casa dei conti De Dreux un giovane Italiano di nome Floriani. Discutendo a tavola del famoso furto, che bruciava ancora ai conti, Floriani esprime la sua ipotesi a riguardo: il figlio di Herniette ha commesso il furto.
Fa di più. Fa anche capire di essere stato lui. Infatti è a conoscenza del fatto che la maggior parte delle pietre della collana erano false.
Il giorno dopo a casa dei conti riappare la collana (l'incastonatura e le pietre false), e sui giornali di tutta Francia si parla di Lupin, il ladro gentiluomo!